Noi e il cibo

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In queste settimane la cronaca quotidiana mostra la presenza di manifestazioni in tutta Europa dei contadini con i loro trattori.
Sono scene sulle quali occorre riflettere perché la qualità e la sicurezza alimentare hanno un ruolo primario per la nostra salute umana, ma anche per la salute animale e ambientale. Si sta vivendo forse il più grande cambiamento nella produzione del cibo dal paleolitico ad oggi.

Attorno al cibo si sta realizzando una vera e propria rivoluzione culturale ed economica. Stiamo vivendo una profonda modifica nella agricoltura che produce il cibo, nella industria che trasforma il cibo in un prodotto alimentare, nella grande distribuzione commerciale, nei nostri comportamenti alimentari.

Abbiamo un enorme e profondo scontro economico e scientifico nella alimentazione quotidiana.
Si stanno confrontando tra due modalità di produzione degli alimenti:
1- Coltivare con la terra
2- Coltivare senza terra e senza stalle.

Ieri 25 gennaio il Parlamento europeo ha autorizzato la produzione, la commercializzazione delle piante prodotte con le nuove tecniche genomiche (Ngt) e l’uso dei mangimi ottenuti da queste piante ottenute mediante nuove tecniche genomiche.
Quindi in Europa si può procedere a modificare il DNA delle piante per aumentare la produzione, la composizione nutrizionale degli alimenti vegetali.
Si possono ottenere mangimi per gli animali da queste piante con DNA modificato.
Dopo la farina di insetti, la carne coltivata, stiamo procedendo verso la modifica del DNA dei vegetali attraverso le nuove tecniche genomiche.
Non si tratta di OGM (organismi geneticamente modificati) con inserimento di geni specifici. Le tecniche genomiche sono azioni realizzate sul DNA della pianta con modifiche sulla struttura del suo patrimonio genico.
Cioè si può creare un vegetale “diverso” che non esiste in natura.

Io non sono contrario alla innovazione tecnologica, ma chiedo la verifica degli effetti della modifica del DNA vegetale sul corpo umano e sugli animali.
Modificare il DNA vegetale vuol dire che la composizione molecolare e nutrizionale degli alimenti cambia.
Si possono avere molecole nuove che possono condizionare la salute e la longevità di noi umani.
Il nostro intestino riceverà alimenti modificati, non derivati dalla Natura, ma creati dalla tecnologia umana.
Vivere la contemporaneità vuol dire conoscere ciò che sta attorno a noi e capire gli eventi. Il corpo umano, il nostro intestino, il nostro cervello…non si sono modificati nel tempo.
Il corpo umano e’ l’hardware.
Il cibo viene modificato per prevalenti motivi economici.
Il cibo cambia ed è il software della nostra salute.

Nella moneta euro italiano c’è l’immagine dell’uomo di Leonardo per ricordarci che l’uomo è la misura di ogni cosa.
Il corpo umano e’ superiore alla economia.
Quando l’economia domina sul corpo umano e’ un viaggio verso il nulla.

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Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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