Nel mondo del calcio amaranto si è spenta un’altra stella.
All’età di 86 anni, Silvano Flaborea ci ha lasciati, lasciando un vuoto incolmabile nella storia del cavallino rampante.
Originario di San Michele al Tagliamento, in Veneto, Flaborea arrivò ad Arezzo nel lontano 1959, un anno che segnò l’inizio di una leggenda.
Fu nel suo secondo periodo con la maglia amaranto, dal 1963 al 1967, che Flaborea riuscì a mostrare tutto il suo valore.
Dotato di una velocità e agilità straordinarie, divenne presto la spalla ideale di giocatori come Innocente Meroi, contribuendo in modo determinante alla prima storica promozione in Serie B, avvenuta nel maggio del 1966.
La sua carriera non si limitò al campo da gioco: una volta appese le scarpette al chiodo, Flaborea intraprese il cammino da allenatore, lasciando un’impronta indelebile anche in questa veste.
Il suo nome è legato a tappe cruciali del calcio locale, come il suo periodo da allenatore del Sansepolcro negli anni ’70. Ricorderemo sempre con emozione le partite che ha diretto, come lo scontro epico del 12 gennaio 1975, quando il Sansepolcro affrontò la temibile Pistoiese davanti a 3.000 spettatori entusiasti, segnando un momento indelebile nella storia dello stadio Buitoni.
Ma Flaborea non si fermò qui: la sua carriera da allenatore lo portò a guidare diverse squadre, da Clodia Sottomarina al Pordenone, dal Lanciano al Parma, contribuendo alla crescita di numerosi talenti e diventando un punto di riferimento nel mondo del calcio.
Martedì 14 maggio si terranno i suoi funerali nella chiesa del quartiere Giotto ad Arezzo, dove amici, parenti e ammiratori potranno rendere omaggio a questo grande uomo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chiunque abbia avuto il privilegio di incrociare il suo cammino.
Alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte della nostra redazione.