Quando ancora non era stato fatto il vialone che portava allo stadio, nei campi dove ora si allenano le giovanili dell’Arezzo, un lenzuolo bianco appariva e scompariva nel campo di grano, alla mezzanotte.
Come ogni cosa, si sparse volontariamente la notizia, e dopo qualche sera, la curiosità portò qualche centinaio di persone a curiosare.
Aldo era rimasto nascosto per più di due ore, e il suo balletto notturno tra le messi fu interrotto da una coppiola di spari ” so’ io, so io, non sparate!!!” e il fantasma fini’ le sue apparizioni.
Lo scheletro usciva da dietro le tombe del cimitero di San Firenze, quando ancora il Torrino non c’era.
Luciano si era comprato una tuta nera completa con uno scheletro fosforescente disegnato sopra, forse usata come costume in teatro.
Con un passo lento e cadenzato nel vialetto al passare delle auto, che scendevano dallo Scopetone, si poneva in mostra dal piccolo cancello, sempre a mezzanotte, ma dopo un incidente di un auto contro il parapetto di Fonte di Sala, scappò nella stradina in discesa a lato del cimitero.
Questi erano i primi anni 60, Alvaro detto “popo’” e l’Italia ci rifocillavano con le loro ottime pizze e non mancavano le rincorse del pizzaiolo con l’auto già messa in tralice, per chi osava chiamarlo in quel modo dalla strada!!!