Il cartello, a mo’ di freccia in legno, era affisso in molte strade di Arezzo che non avevano un sufficente marciapiede o che non esisteva.
Erano i primi anni 50 del secolo scorso, quando ci fu il famoso scandalo I. N. G. I. C., ente sorto durante il periodo fascista, che appaltava la riscossione della imposta di consumo, l’iva di allora, e alcune tasse comunali di quei tempi.
Ebbene ci fu un grosso ammanco o sottrazione e vi furono alcuni arresti.
Uno dei tanti cartelli era proprio all’angolo dove era la “Ricciola” davanti ai bastioni di Santo spirito e in uno di questi bastioni c’era proprio un ufficio dell’I. G. E. l’antesignana Iva.
Uno dei primi arresti fu di un certo Pedone, ispettore dell’ente, che fu rinchiuso in carcere in attesa di processo.
Si costitui’ o fu arrestato,… i più dissero, che seguendo i cartelli, giunto in prossimità del carcere gli apriron le porte come se fosse giunto alla meta della caccia al tesoro!!?

“Pedoni a sinistra”
il gossip di Cesare Fracassi
Negli anni '50, il cartello "Pedoni a sinistra" era diffuso ad Arezzo, dove mancavano marciapiedi. Durante lo scandalo I.N.G.I.C., un ispettore di nome Pedone fu arrestato per ammanchi all'imposta di consumo.
Ironia della sorte, seguendo il cartello, sembrava avesse trovato la strada per il carcere come in una caccia al tesoro
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