Il cibo è piacere, è famiglia.
Abbiamo vissuto uno tsunami alimentare durante le festività, consumando almeno 15 kg di alimenti ricchi di carboidrati, grassi e proteine, ma poveri di fibra alimentare vegetale. Questo carico gioioso ha nutrito anche il microbiota intestinale, favorendo specie batteriche aggressive e l’accumulo di massa adiposa.
Cos’è il microbiota?
È un organo a tutti gli effetti, come il fegato o il cuore, composto da microrganismi che abitano il nostro intestino. Un microbiota sano si alimenta di fibra vegetale: i batteri benefici si nutrono di fibra alimentare, promuovendo salute e benessere.
Fibra alimentare: perché è essenziale?
I vegetali, grazie alla fotosintesi clorofilliana, creano cellule con pareti ricche di polisaccaridi, che noi chiamiamo fibra alimentare. Ogni giorno dovremmo assumerne almeno 30 grammi, ma molti non raggiungono questa quantità. Verdura, frutta, cereali, legumi, tuberi e semi oleosi ne sono ricchi, ma l’intestino umano non può digerirla direttamente: ci pensano i batteri del microbiota.
Un aiuto naturale per la salute.
I batteri intestinali metabolizzano la fibra, vivono e si moltiplicano, sostenendo la nostra salute e contribuendo a ridurre la massa grassa accumulata durante le abbuffate festive.
La catena “One Health”.
L’energia solare alimenta i vegetali, che producono pareti cellulari ricche di fibra. Noi ingeriamo alimenti vegetali, il microbiota li trasforma, e il nostro corpo beneficia del processo. Rompere questa catena può portare a malattie: reflusso gastroesofageo, gastriti, meteorismo, sindrome dell’intestino irritabile (IBS), poliposi e persino cancro del colon-retto.
Un invito al cambiamento.
Iniziamo l’anno adottando la visione One Health. Chi desidera approfondire può leggere il libro La Nuova Scienza della Alimentazione. La salute nasce ogni giorno nel nostro piatto.