Questa mattina, il Direttore Generale della Asl Toscana Sud Est, Marco Torre, ha avuto un incontro con la stampa aretina nella biblioteca dell’Ospedale San Donato. In occasione della visita, il dottor Torre ha avuto modo di approfondire la conoscenza della struttura, concentrandosi in particolare sul Pronto Soccorso e sull’Unità Complessa di Cardiologia.
«È stata una visita rapida ma significativa per farmi un’idea generale della struttura», ha dichiarato il Direttore Generale. «Il nostro obiettivo è dare alla città di Arezzo l’ospedale che merita. Già in questo breve tour ho avuto modo di apprezzare alcune eccellenze, a cominciare dalle persone che lavorano qui, che dimostrano un grande senso di appartenenza e dedizione. Il sistema sanitario nazionale sta affrontando diverse sfide, ma considero le difficoltà attuali come occasioni di crescita. Questa azienda è solida e il nostro impegno sarà quello di comprendere appieno i problemi per affrontarli con determinazione. Ci aspettano tante sfide, ma anche tante opportunità, e il Pnrr rappresenta una risorsa che dobbiamo sfruttare al meglio».
Torre ha inoltre rimarcato l’importanza di un modello organizzativo che integri l’esistente e ha posto l’accento sul valore delle persone, auspicando una maggiore centralità del paziente, coinvolgendolo attivamente nel suo percorso di cura.
Il Direttore Generale ha anche sottolineato il valore del dialogo con il territorio, fondamentale per individuare soluzioni su misura per le esigenze locali. «C’è ancora molto da fare, ma siamo qui per questo. L’obiettivo della Regione è presentare un progetto chiaro e condiviso. Le priorità attuali sono il Pnrr, il rinnovamento di viale Sardegna a Siena e la costruzione dell’ospedale di Arezzo, un’opera di cui c’è un grande bisogno. Dobbiamo rispondere alle aspettative dei cittadini, e per farlo è necessario tracciare un percorso chiaro e ascoltare le istanze provenienti dall’amministrazione comunale».
Infine, Torre ha sottolineato l’importanza della sanità territoriale e del contributo della trasformazione digitale e tecnologica in questo contesto. «Il cambiamento è una necessità per questa Asl, e l’infermiere è una figura centrale in questo processo. Il piano di reclutamento del personale, a partire da quello sanitario, è strettamente legato alle esigenze dell’azienda e agli obiettivi strategici. È fondamentale anche migliorare le condizioni di lavoro per renderle più attraenti e coinvolgenti».