Se c’è una certezza nella vita, oltre alla morte e alle tasse, è che il nostro caro sindaco ruspante non riesce proprio a resistere al richiamo del tasto “condividi” su WhatsApp. Un istinto più forte della prudenza, una vocazione più irrefrenabile della decenza.
Dopo il clamoroso striscione dei tifosi comaschi – un elegante esempio di poesia contemporanea con la frase “L’unica vostra storia: il racconto di una monaca puttana”, il nostro primo cittadino ha deciso di elevarsi al di sopra delle volgarità… rispondendo con un’immagine altrettanto fine: un amplesso tra due polli accompagnato dalla delicata didascalia “Stasera pollo alla puttanesca”.
Un capolavoro di comunicazione istituzionale. Da Machiavelli a McDonald’s in un tocco di schermo.
Il sindaco e la tecnologia: un’amicizia pericolosa
La velocità con cui il dito del sindaco scatta sul telefono ricorda quella di un adolescente che ha appena scoperto internet. Ma mentre un ragazzo rischia solo una figuraccia con gli amici, qui parliamo di un rappresentante delle istituzioni. Uno che dovrebbe pensare prima di cliccare, invece di farsi trascinare dal richiamo dell’umorismo da bar.
C’è chi si chiede: lo avrà fatto per sbaglio? Un tragico errore di scorrimento tra le foto del gruppo “Bar Sport”? O forse, nel suo cuore, ha visto nell’immagine dei polli un messaggio profondo, una metafora politica, un’illuminazione filosofica? No, più probabilmente ha visto un meme e ha pensato: “Ah! Questa è bella!”.
Satira o scivolone?
Ora, lungi da noi voler spegnere la libertà d’espressione, ma se il sindaco inizia a comunicare con immagini degne di un gruppo WhatsApp di amici al bar, dove andremo a finire? La prossima dichiarazione ufficiale sarà un sticker animato? Il prossimo consiglio comunale si aprirà con un video di gattini che cadono dalla sedia?
Certo, tutto ciò ci regala momenti di ilarità e discussioni animate nei social, ma c’è una domanda che ci assilla: perché sempre lui? Perché c’è sempre un sindaco che scambia il cellulare per una fionda mediatica, pronto a lanciare l’ennesima perla di saggezza digitale?
Forse la risposta è più semplice del previsto: la tecnologia è neutra, ma il dito è veloce. E finché sarà così, possiamo stare certi che il nostro ruspante protagonista continuerà a regalarci momenti di puro, tragicomico imbarazzo.
Alla prossima condivisione, sindaco. Saremo qui, senza parole.