Ci sono giorni in cui tutto sembra franare. Le parole pesano come macigni, le tensioni si accumulano, e la stanchezza si fa spazio dentro, scavando solchi profondi. Ti sembra di essere trascinata in una corrente che non ti lascia respiro, un vortice che inghiotte ogni certezza. Ti domandi come sia possibile resistere ancora, dove trovare un punto d’appoggio quando tutto intorno trema.
Eppure, anche nei momenti più difficili, ci sono cose che restano…. nonostante. Il respiro che va e viene, senza bisogno di permesso. Il pulsare del nostro cuore, testardo e fedele, che continua il suo ritmo anche quando la mente è piena di pensieri. Il sole che sorge ogni mattina, indifferente al peso delle nostre preoccupazioni. Il vento che muove gli alberi, le nuvole che cambiano forma, il profumo del caffè che avvolge la cucina al mattino. Piccole cose, semplici, ma incredibilmente solide.
Restano le mani che abbiamo stretto, gli sguardi che ci hanno scaldato il cuore, gli istanti in cui, anche solo per un attimo, ci siamo sentiti a casa. Restano i gesti fatti con amore, anche se non sempre vengono riconosciuti. Restano i passi che abbiamo percorso, le parole che abbiamo donato, le cure silenziose che abbiamo offerto senza chiedere nulla in cambio.
E soprattutto, restiamo noi. Anche quando ci sembra di vacillare, anche quando ci sentiamo svuotati. Restiamo, con tutto ciò che siamo stati e con tutto ciò che ancora possiamo essere.
A volte, non serve altro che fermarsi un attimo. Ascoltare il proprio respiro, sentire il nostro battito, lasciare che la vita, con tutta la sua forza, torni a scorrere dentro di noi.
Perché, nonostante tutto, siamo ancora qui. E questo, già di per sé, è un atto di resistenza straordinario.
S.S.C.