Arezzo, la sicurezza “invidiabile”: rubano meno, quindi siamo felici?

Meno furti del vicino? Consoliamoci, almeno la nostra porta è ancora attaccata ai cardini!

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Arezzo, città d’arte, cultura e… furti. Ma attenzione, prima di allarmarsi, fate un bel respiro e godetevi la buona notizia: ci svaligiano meno rispetto ad altre province! Quindi, cari aretini, dovreste essere contenti. Giusto?

Ebbene sì, i numeri parlano chiaro. Secondo il prestigioso Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, la Toscana nel 2023 ha visto un aumento del 21,1% nei furti rispetto all’anno precedente. Pisa, Firenze e Lucca sono le regine indiscusse delle intrusioni domestiche, con tassi da primato che farebbero impallidire anche il più scaltro dei ladri. E Arezzo? Beh, siamo sotto la media. Solo qualche casa svaligiata qua e là, qualche “visita” non proprio gradita tra Olmo e Alto Casentino, ma nulla di paragonabile ai fasti delle città vicine. Insomma, rispetto agli altri, ci va di lusso!

Forse dovremmo festeggiare. Magari istituire il “Premio Cassaforte d’Oro”, assegnato alla provincia che ha subito meno furti in un anno. Oppure potremmo iniziare a ringraziare i ladri per la loro moderazione: “Grazie per averci derubato con discrezione, senza eccessi!”. Del resto, il tasso di furti è più basso, quindi va tutto bene, no?

La realtà, però, è un po’ diversa. Il fatto che ad Arezzo si rubi meno rispetto a Pisa non significa che non ci sia un problema. Ogni casa svaligiata è una ferita aperta per chi la subisce. Ogni porta forzata, ogni finestra spaccata porta con sé il senso di insicurezza che si insinua nei cittadini. Eppure, sembra che il messaggio sia chiaro: “Non lamentatevi, altrove è peggio”.

Certo, potremmo consolarci con il pensiero che in altre città la situazione è più grave. Ma se il nostro vicino ha la casa in fiamme, dovremmo davvero gioire per il nostro piccolo incendio nel salotto? Forse è ora di guardare il problema per quello che è, senza paragoni rassicuranti ma inutili. Perché la sicurezza non è una classifica e, di sicuro, non è un motivo di consolazione se ci rubano “meno”. Magari è il caso di agire, anziché autocelebrarsi per la medaglia di legno nel campionato delle province svaligiate.

2 Commenti

  1. Ad Arezzo si ruba meno rispetto a Pisa…bella forza…bisogna tenere conto anche delle tradizioni…i ladri di Pisa sono diventati proverbiali, imitati anche dal ceto politico…in questi giorni persino da Trump e Putin…lo sai qui ancora la pappa che ci s’ha da mangià…

  2. Ma sono dati “assoluti” o rapportati alla popolazione?
    Comunque negli ultimi tre anni ho subito personalmente 2 furti e un tentato furto sventato da allarme cosa che in 20 anni di abitazione nella medesima casa non era mai successo. Prima (20 anni fa) non chiudevamo porta a chiave, spesso non abbassavamo tapparelle, abbiamo pure dormito due volte con chiave nella toppa esterna (sciagurati!!!), però mi sentivo tranquillo. Adesso chiudiamo e spranghiamo tutto abbiamo allarme, e telecamere ma non dormiamo tranquilli. Ci siamo ridotti ad inserire l’allarme quando andiamo al supermecato che è a 50 metri a comprare il pane. posso assicurare che tutti i miei vicini di casa fanno lo stesso. Mi spiace non sono d’accordo in questi ultimi 5/6 anni la sicurezza percepita è colata a picco!!!

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