Domenica 23 febbraio 2025, alle ore 15.45, la chiesa dei Santi Lorenzo e Martino di Policiano (Arezzo) ospiterà la presentazione del monumentale volume “Storia di Puliciano. Le composite vicende di un’antica comunità della Valdichiana nord orientale” di Moreno Massaini, edito da AGC Edizioni. L’evento, moderato dal giornalista culturale Marco Botti, vedrà la partecipazione di illustri relatori, tra cui padre Anthony Omoregie Osemwengie, parroco di Policiano, Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo, Claudio Santori, vicepresidente dell’Accademia Petrarca, e Ivo Biagianti, docente dell’Università di Siena e autore della prefazione.
Frutto di venticinque anni di ricerche archivistiche e sul territorio, il libro si configura come una vera e propria “enciclopedia pulicianese”, con 600 pagine che ripercorrono la storia di Puliciano (o Policiano), località alle pendici del Monte Lignano, dalla preistoria ai giorni nostri. Partendo dall’etimologia latina “publicianum”, Massaini offre un’ampia raccolta di documenti, informazioni e curiosità, svelando pagine inedite e colmando lacune storiche.
Tra i temi approfonditi spiccano l’evoluzione del borgo medievale, le vicende delle chiese di San Lorenzo e San Martino, e l’influenza di famiglie prestigiose come i Capponi, che nel Quattrocento introdussero coltivazioni innovative come canapa, lino e gelso per l’allevamento dei bachi da seta. Non mancano riferimenti alla bonifica della Valdichiana, che nel Settecento portò alla costruzione delle caratteristiche case coloniche “leopoldine”, simbolo di un’epoca di progresso agricolo e sociale.
Moreno Massaini, fisico, ex docente e dirigente scolastico, condivide un profondo legame con Policiano, dove la sua famiglia si trasferì nel 1955. Già autore di saggi sulla transumanza e sulla storia dell’Alto Casentino, con questo volume offre un contributo fondamentale per la conoscenza del territorio, dedicando spazio non solo ai grandi eventi e personaggi, ma anche alla microstoria e alle vicende quotidiane della gente comune.
“Storia di Puliciano” si rivolge non solo a chi ha un senso di appartenenza a questa piccola comunità, ma anche a chiunque desideri approfondire la storia di un angolo della Toscana ricco di tradizioni e testimonianze. Come sottolinea l’autore, conoscere il passato, con le sue difficoltà e sofferenze, è un passo essenziale per vivere con maggiore consapevolezza il presente.