È mai possibile che qualcuno, nel 2025, pensi ancora che un sentiero, e spesso un bosco, siano il posto ideale per scaricare un divano anni ‘80, un frigorifero preistorico e chissà cos’altro? Evidentemente sì, perché il Sentiero della Bonifica, invece di essere un gioiello naturale, è diventato il set di un reality show trash: “Chi l’ha visto? I rifiuti più improbabili d’Italia”
Grazie alla Polizia Municipale e alla collaborazione tra i comuni di Castiglion Fiorentino e Foiano della Chiana, il “genio” responsabile è stato beccato. Parliamo di un 65enne aretino, probabilmente uno di quelli che al bar si lamenta del degrado e poi, con nonchalance da vero artista, trasforma il sentiero in una discarica a cielo aperto. Ha pensato bene: “Perché pagare per smaltire i rifiuti quando posso fare un’installazione artistica nel bosco?”. Peccato che l’arte, quella vera, non preveda divani sgangherati e lavatrici fuori uso.
Questa perla di inciviltà non ha solo deturpato il paesaggio, ma ha anche fatto un bel buco nelle tasche dei cittadini. I soldi pubblici, invece di finire in scuole, strade o servizi, sono stati spesi per ripulire i capolavori del nostro “artista della monnezza”. E pensare che, con la stessa cifra, avremmo potuto organizzare un corso di educazione civica per chi ancora crede che i boschi siano un’estensione del proprio garage.
Basta multe ridicole e sguardi di disapprovazione: serve una lezione memorabile. Fototrappole ovunque, ispettori ambientali armati di taccuino e cittadini trasformati in supereroi della segnalazione. E le pene? Niente più sanzioni simboliche. Chi abbandona i rifiuti dovrebbe essere obbligato a partecipare a un reality show: “Pulire o morire”, dove si sporca le mani (e la coscienza) ripulendo tutto ciò che ha rovinato. Magari, tra un sacco di immondizia e l’altro, capirebbe che la natura non è un salotto da arredare con i propri scarti.
Se vogliamo che il nostro territorio resti bello, dobbiamo smetterla di tollerare questi “piccoli gesti di inciviltà”. Denunciamo, segnaliamo e pretendiamo che chi inquina paghi il conto. Perché, diciamocelo, non esistono scuse per chi scambia un bosco per un centro di smaltimento fai-da-te.
La natura non è una discarica, e chi la tratta come tale non merita altro che una bella dose di ironia e una sana punizione. Perché, come diceva qualcuno: “Il rispetto per l’ambiente inizia dal non trattarlo come la casa della suocera”.
Ma poi trasportare tutto quel materiale al sentiero della bonifica è una faticaccia, perchè contrariamente a quanto scritto nell’articolo, ti vengono GRATIS a ritirare gli ingombrati direttamente a casa previa prenotazione, quindi perchè faticare? A meno che uno non paghi la tassa sui rifiuti urbani e non possa accedere al servizio, ma allora sarebbe da approfondire anche quello… spero lo facciano.