Camaldoli: storia, arte e spiritualità in un volume che ne racconta il passato millenario

Un volume racconta la storia millenaria del sacro eremo e del monastero di Camaldoli, tra spiritualità, arte e cultura.

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Un nuovo volume ripercorre la storia millenaria di Camaldoli, luogo di spiritualità immerso nella natura. Mercoledì 26 febbraio alle ore 17.30, presso la sala Ca.Mu della Fraternita dei Laici di Arezzo (via Giorgio Vasari 6), sarà presentato Camaldoli. Il sacro eremo e il monastero, pubblicazione edita da Mandragora e curata da Liletta Fornasari per Fondazione CR Firenze.

Il libro rappresenta una sintesi degli studi che hanno ricostruito la complessa storia di questo luogo, segnata da incendi, soppressioni ecclesiastiche e da una straordinaria produzione artistica. L’evento, promosso dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione Guido d’Arezzo nell’ambito delle celebrazioni per i 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, vedrà la partecipazione del sindaco Alessandro Ghinelli, di Carlo Sisi (presidente del comitato scientifico delle celebrazioni vasariane), di Cristina Acidini (curatrice della mostra Vasari. Il Teatro delle Virtù), di Lorenzo Cinatti (direttore della Fondazione Guido d’Arezzo) e della stessa curatrice del volume. L’ingresso è gratuito (info su www.fondazioneguidodarezzo.com).

Fondato nell’XI secolo da san Romualdo, il complesso di Camaldoli nacque come un piccolo insediamento eremitico composto da una chiesa e cinque celle. Nei secoli, l’eremo e il monastero hanno subito numerose trasformazioni architettoniche, che il volume ricostruisce con rigore scientifico, analizzando le fonti storiche spesso discordanti. Il libro esplora anche il ricco patrimonio artistico del luogo, frutto del lavoro di celebri pittori, scultori e decoratori, oltre ai monaci-artisti che hanno contribuito alla sua bellezza.

Oltre alla sua rilevanza religiosa e artistica, Camaldoli ha avuto un ruolo cruciale nella storia italiana del Novecento, ospitando nel 1943 gli incontri della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, da cui nacque il celebre Codice di Camaldoli, documento chiave per il passaggio alla democrazia. Il volume è arricchito da una campagna fotografica di Antonio Quattrone, che ne testimonia il fascino e la ricchezza. I testi sono firmati da studiosi di rilievo come Ivo Biagianti, Massimo Boschi, Silvia Ciappi, Lucilla Conigliello, Claudio Ubaldo Cortoni, Ugo Facchini, Liletta Fornasari, Elisabetta Nardinocchi, Francesca Petrucci e Anna Pincelli.

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