La procura di Arezzo ha chiuso le indagini sulla vicenda di via Montanara, dove, il 31 agosto scorso, fu scoperto il corpo di Carla Maria Vittoria Bazzani, 92 anni, morta da circa sei mesi. La figlia Silvia, sessantenne, che viveva con lei, è accusata di occultamento di cadavere e truffa aggravata per aver continuato a riscuotere la pensione della madre.
La scoperta del cadavere è avvenuta grazie alla segnalazione della padrona di casa: l’affitto non veniva pagato da luglio e non vi era più alcuna traccia di madre e figlia, che vivevano insieme da quando Silvia si era separata.
La data esatta del decesso non è stata stabilita con certezza, ma è stata collocata almeno a marzo 2024, se non prima.
Il sospetto principale è che la figlia abbia taciuto la morte della madre per continuare a incassarne la pensione, sua unica fonte di reddito, dato che da anni non lavorava più.
Oltre alla truffa, pesa l’accusa di occultamento di cadavere. L’appartamento era diventato una sorta di tomba, dove persino il gatto dell’anziana è morto di stenti, rimanendo accanto alla padrona fino alla fine. I poliziotti hanno ritrovato il suo corpo sul letto, accanto a quello della donna.
Rintracciata a Rimini , Silvia era tornata ad Arezzo ma, interrogata dal capo della Mobile, Davide Comito, si è avvalsa della facoltà di non rispondere, per poi sparire nuovamente. Il PM non ha mai potuto interrogarla e le conclusioni degli investigatori, contenute nel rapporto finale alla Procura, non sono mai state smentite: la donna avrebbe continuato a percepire indebitamente la pensione della madre, accreditata su un conto corrente cointestato.
Nonostante autopsia ed esami siano stati eseguiti, la 92enne attende ancora la sepoltura, poiché mancano parenti prossimi che possano occuparsene.
Nel frattempo, il caso rimane aperto con molte incognite, anche sullo stato psichico della figlia, mai sottoposta a perizia. Resta da chiarire se sarà il Comune a doversi occupare della sepoltura della donna, mentre la sua storia continua a sollevare interrogativi sia giudiziari che umani.