Il giudice del lavoro ha rigettato il ricorso delle vedove di Piero Bruni e Filippo Bagni, i due impiegati morti all’Archivio di Stato di Arezzo nel 2018 a causa di una fuga di gas argon. Secondo la sentenza, non erano esposti a rischi straordinari né operavano in condizioni particolari tali da giustificare il riconoscimento dello status di “vittime del dovere”.
Il Ministero dei Beni Culturali aveva già negato il beneficio, e il tribunale ha confermato la decisione basandosi su criteri amministrativi. I legali delle famiglie potrebbero ricorrere in appello. Intanto, prosegue il processo per omicidio colposo contro dieci imputati, con richieste di risarcimento.