In casa Ducati, quest’anno, la vittoria sembra destinata a Marc Márquez. Allo stesso modo, sarebbe ora che Putin e Zelensky trovassero una soluzione definitiva alla guerra in Ucraina.
Il comportamento di Trump e del suo entourage appare scortese e autoritario, ma alcune delle sue promesse elettorali stanno trovando attuazione, come dimostrano le recenti vicende a Gaza. Nel frattempo, si intravedono spiragli per una pace, giusta o meno, anche nel Donbass. Tuttavia, i leader internazionali sembrano sempre più attori privi di empatia, mentre persino Papa Francesco appare esausto di fronte a un mondo sempre più conflittuale.
L’economia globale è scossa da dazi e controdazi, conseguenza di una globalizzazione fuori controllo. Come possono i paesi occidentali competere nei costi di produzione con nazioni che superano il miliardo di abitanti? Senza contare gli scandali finanziari come il Qatargate in Europa e i possibili finanziamenti poco trasparenti legati alla svolta green, simili a quelli dell’OMS prima del Covid.
Forse è tempo di ripensare un modello più autarchico, puntando sull’indipendenza alimentare e produttiva. In futuro potremmo viaggiare a etanolo o addirittura con motori a torio, in grado di far funzionare un’auto per un secolo con pochi grammi di combustibile.
L’Italia è sempre stata un paese all’avanguardia: nell’arte, nella civiltà, nella scienza e persino nel piacere di vivere. E, a differenza della Francia, che lo usava nei bordelli e a Versailles, abbiamo anche dato al bidet un uso più nobile e familiare!