In un mondo dove ogni click può essere un caso di Stato, Emanuele Rao ha involontariamente aperto le porte dell’inferno social con un gesto tanto semplice quanto letale: un “mi piace”. Un cuoricino galeotto, un’apprezzamento innocente (o forse no?), che ha fatto infuriare i tifosi della SPAL più di un rigore sbagliato al 90’.
Tutto nasce dalla punizione capolavoro di Pattarello, un gol così bello che persino le leggi della fisica hanno applaudito. E tra i tanti spettatori affascinati dalla traiettoria perfetta, ecco spuntare Rao, il quale – anziché limitarsi a soffrire in silenzio come ogni buon compagno di squadra dovrebbe fare – ha osato esprimere la sua stima. Un “mi piace” su Instagram al video di SkySport. Apriti cielo.
La rabbia dei tifosi: tradimento o ingenuità?
La notizia è rimbalzata sulle chat di WhatsApp dei ferraresi con la velocità di un contropiede ben riuscito. “Ma come? Apprezza un gol contro di noi?” si chiedono increduli i tifosi della SPAL, già esasperati da un periodo non proprio brillante della squadra. Per alcuni, è stato un atto di lesa maestà, quasi come se Rao avesse alzato la sciarpa dell’Arezzo in curva.
Altri, più moderati, hanno provato a giustificare il gesto: “Magari voleva solo riconoscere la bellezza di un gol imparabile!” dicono i più pacati. Ma no, perché nell’epoca dei social la diplomazia non esiste: sei con noi o contro di noi. E Rao, almeno per una fetta di tifoseria, con quel like si è infilato nel tunnel sbagliato.
Le possibili conseguenze: patteggiamento o ergastolo sportivo?
A questo punto, cosa accadrà? Rao dovrà convocare una conferenza stampa per dichiarare il suo amore eterno alla SPAL? Dovrà scusarsi pubblicamente con un post strappalacrime? O, più semplicemente, il caso si sgonfierà come una punizione finita in curva?
Una cosa è certa: se i biancazzurri vogliono riportare il sorriso ai propri tifosi, c’è un solo like che conta davvero. Quello ai tre punti in classifica.