Arezzo sconfitto dal Carpi: il tabù continua dopo 59 anni

Gli amaranto dominano il gioco ma non sfondano: un gol discusso condanna la squadra di Bucchi

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La legge dei grandi numeri vorrebbe che, dopo 59 anni di bocconi amari, toccasse quello dolce. Tradotto in linguaggio calcistico: se l’Arezzo non batte il Carpi dal gennaio 1966, oggi dovrebbe essere il giorno della svolta. Invece no. Si conferma la cabala nefasta, e gli emiliani si impongono per una rete a zero.

Bucchi, che ci ha abituati a un Arezzo aggressivo, oggi schiera una squadra iper-aggressiva e votata più che mai all’attacco. Questo, però, non stravolge il gioco amaranto né sbilancia la compagine aretina.

L’inizio vede gli ospiti gettarsi subito in avanti, ottenendo due calci d’angolo nei primi due minuti. Sulla respinta del secondo, però, i padroni di casa hanno la loro prima occasione con Montini, che sfiora il palo. Gli amaranto prendono in mano le redini del gioco e costruiscono diverse occasioni. Prima è Pattarello a impegnare Sorzi, che devia in angolo, poi Guccione lambisce l’incrocio dei pali. Gli emiliani capiscono l’antifona, arretrano, stringono le maglie e cercano di mettere in difficoltà l’azione d’attacco dell’Arezzo. La squadra di Bucchi deve cercare spazi e allora torna indietro per ripartire dal lato opposto. La palla corre sempre veloce e anche i passaggi arretrati non sono mai dettati da paura o mancanza di idee, ma dalla necessità di ripartire con nuove soluzioni.

L’Arezzo crea occasioni, ma manca di lucidità nell’ultimo tocco e, quando la trova, si scontra con un super Sorzi, che oggi sembra avere un conto aperto con gli avversari.

Al 45’ arriva l’episodio che decide la gara. Su un lancio lungo, Sall parte in posizione più che sospetta di fuorigioco. L’attaccante non tocca il pallone, ma fa blocco su Gigli, agevolando così l’arrivo e il tiro di Cortesi, che supera un incolpevole Trombini. È 1-0 tra le vibrate proteste dei padroni di casa. A farne le spese è il DS Nello Cutolo, espulso dall’arbitro Picardi.

 

Nella ripresa, il Carpi si schiaccia nella propria area e l’Arezzo prova con tutti i giocatori disponibili – da Capello a Pattarello, fino al neoentrato Fiore, Ravasio e altri – ma, come già detto, Sorzi oggi è insuperabile. La pressione per trovare il gol del pareggio espone l’Arezzo al contropiede, e in un paio di occasioni è Trombini a metterci una pezza.

 

 

Al fischio finale, i tifosi salutano i giocatori con cori di incoraggiamento, un aspetto che Bucchi sottolinea anche in sala stampa. Oggi è stata una frenata solo dal punto di vista del risultato, perché gioco e impegno non sono mancati. Sabato ci sarà subito la possibilità di rifarsi con una bella prestazione in terra marchigiana, facendo visita all’Ascoli.

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