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Dare un senso a ciò che mangiamo: pasto proteico

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Ne sono convinto: molte persone non introducono la loro dose giornaliera di proteine. Non assumere la giusta quantità di proteine porta il corpo a cannibalizzare se stesso. Si perde muscolo e non si ha una adeguata sintesi proteica nelle cellule. Succede tutti i giorni: il corpo si svuota.

Come ho scritto nel mio ultimo libro La Nuova Scienza della Alimentazione, la qualità molecolare di ciò che mangiamo ogni giorno costruisce il nostro corpo.

COSA FARE?

Ad ogni pasto occorre introdurre almeno 20 g di proteine per favorire la sintesi proteica, che si realizza nelle tre ore successive al pasto. Dobbiamo dare un senso a ciò che mangiamo.

Le proteine (animali e vegetali) in un pasto favoriscono la fase anabolica (costruttiva), essenziale in particolare sopra i 50 anni. Con il passare degli anni è fondamentale:

  • ridurre i carboidrati senza eliminarli;
  • ridurre gli acidi grassi saturi;
  • incrementare le proteine vegetali ed animali.

Meglio optare per proteine magre contenute in alimenti con bassa dose di acidi grassi saturi, come:

  • pesce,
  • carne bianca,
  • uova.

Le proteine vegetali si trovano in:

  • cereali in chicchi combinati con legumi,
  • tofu,
  • mandorle, noci e altri semi oleosi (frutta secca).

UN PASTO PROTEICO-ANABOLICO

Mangiare un pasto proteico non significa seguire una dieta proteica. Non sono favorevole alla dieta chetogena, ma sostengo la scelta di alimenti che garantiscano una dose proteica superiore a 20 g.

Un esempio di pasto proteico:

  • Verdura cruda mista con semi di zucca e di sesamo;
  • Coniglio ripieno;
  • Cipolle al forno con capperi;
  • Piselli (fonte di carboidrati);
  • Spremuta di arancia e di limone.

Nel pasto proteico, le proteine dominano sui carboidrati. Questa combinazione molecolare permette di controllare:

  • glicemia,
  • insulina,
  • lipemia,
  • amminoacidemia postprandiale.

Si tratta di un pasto del metodo molecolare di alimentazione consapevole, che supera il calcolo giornaliero delle calorie. Ogni volta che mangiamo, il nostro sangue cambia composizione in rapporto agli alimenti ingeriti. Nel sangue non ci sono calorie, ma molecole-nutrienti: glucosio, aminoacidi, acidi grassi, minerali, vitamine, modulatori genici, acqua.

L’IMPORTANZA DELL’OSSIGENO

L’ossigeno è il principale nutriente del corpo umano. Ogni giorno:

  • Mangiamo 2-3 kg di cibo (solido e liquido);
  • Dobbiamo respirare almeno 350 litri di ossigeno.

Dopo due minuti senza ossigeno, la vita termina. Per eliminare un solo grammo di grasso corporeo occorrono due litri di ossigeno.

Sempre attivi, combattere la pigrizia!

 

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