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Tradizioni insolite e feste incredibili in giro per il mondo

Dai festival più spettacolari alle tradizioni più controverse: un viaggio tra le celebrazioni più insolite del mondo

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Viaggiare, anche solo con la mente, ci permette di scoprire quanto il mondo sia ricco di usanze, celebrazioni e riti che possono sorprenderci, incantarci o, a volte, lasciarci interdetti. Alcune tradizioni sono incredibili per la loro creatività, altre fanno riflettere su quanto l’uomo sappia essere fantasioso… e a volte anche discutibile.

Ti porto con me in questo viaggio tra alcune delle feste più incredibili e insolite del pianeta, senza però dimenticare che non tutte le tradizioni meritano di essere celebrate.

La Battaglia delle Arance – Ivrea, Italia

Partiamo dall’Italia, ma non con entusiasmo, almeno non da parte mia. A Ivrea, durante il Carnevale, si combatte una battaglia vera e propria… a colpi di arance! Squadre organizzate si lanciano addosso tonnellate di agrumi in una rievocazione storica che mescola folklore e adrenalina pura. Ora, sarà anche affascinante per molti, ma da persona che ha a cuore il rispetto per l’ambiente e la lotta contro lo spreco, non posso che sentirmi a disagio davanti a uno spreco così immenso di cibo. Con tutti i problemi legati alla fame nel mondo, l’idea di vedere montagne di arance schiantarsi al suolo mi lascia perplessa. Certo, la festa ha una sua tradizione, ma non sarebbe il caso di ripensarla in modo più sostenibile?

Il Festival dei Razzi – Thailandia

Qui l’ingegno umano si esprime in modo decisamente esplosivo. In Thailandia, il Bun Bang Fai, o Festival dei Razzi, è un evento in cui giganteschi razzi artigianali vengono sparati nel cielo per ingraziarsi gli spiriti della pioggia. Se un razzo non parte? Il suo costruttore viene buttato nel fango! Uno spettacolo curioso, che mescola superstizione e divertimento, ma almeno qui non ci sono sprechi alimentari.

La Corsa dei Bambini Nudi – Giappone

Il Giappone ha una lunga tradizione di festival strani, ma il Hadaka Matsuri ha qualcosa di particolarmente curioso. Qui i bambini vengono denudati e fatti correre per strada mentre vengono spruzzati con acqua fredda. Il motivo? Portare loro fortuna e salute per il resto dell’anno. Una scena che agli occhi occidentali può sembrare surreale, ma per le famiglie giapponesi è un rito di buon auspicio che si ripete da secoli.

La Festa dei Morti in Messico – Una celebrazione piena di vita

Ecco una festa che invece trovo meravigliosa: il Día de los Muertos in Messico. Altari decorati, fiori di calendula, teschi di zucchero e festeggiamenti per ricordare i propri cari defunti. Una visione della morte che, invece di incutere paura, diventa un momento di gioia, di connessione, di celebrazione della vita. Se c’è una tradizione che dovremmo prendere come esempio, è proprio questa.

Il Festival delle Scimmie – Thailandia

A Lopburi, in Thailandia, ogni anno si organizza un sontuoso banchetto… per le scimmie! Frutta, dolci e bevande vengono offerti ai macachi che vivono nei dintorni. Un’idea simpatica, certo, ma con qualche lato meno idilliaco: negli ultimi anni, infatti, le scimmie sono diventate così abituate a questo trattamento speciale che hanno iniziato a essere sempre più invadenti e aggressive con i turisti.

Lanciare i neonati dal tetto – India

Ecco una tradizione che, personalmente, trovo inaccettabile. Nel Maharashtra, in India, alcuni neonati vengono fatti scivolare giù dal tetto di un tempio e afferrati da una folla con un grande telo. Si dice che porti fortuna e salute, ma… davvero è necessario mettere a rischio la vita di un bambino per un rito?

I fuochi d’artificio e il loro impatto

Non possiamo parlare di feste senza citare i fuochi d’artificio. Sono spettacolari, certo, ma il loro impatto ambientale e sugli animali è devastante. Io non li amo, anzi, ne farei volentieri a meno. Eppure, in alcune parti del mondo, come a Dubai, i fuochi d’artificio raggiungono livelli incredibili: lo spettacolo di Capodanno nella città degli Emirati è uno dei più grandiosi al mondo. Ma a quale prezzo? Gli animali terrorizzati, l’inquinamento, le tonnellate di rifiuti prodotti… Possibile che non esistano alternative più sostenibili, come i droni luminosi, che stanno già prendendo piede in alcuni paesi?

La crudeltà nelle tradizioni: Pamplona e non solo

E poi ci sono le tradizioni che, più che incredibili, trovo crudeli. La corsa dei tori a Pamplona è una di quelle. Vedere animali costretti a correre in preda al panico tra una folla urlante non ha niente di festoso. E che dire dei toro embolado, sempre in Spagna, dove ai tori vengono attaccate delle torce infuocate sulle corna, costringendoli a una corsa disperata tra dolore e paura?

E non finisce qui: lotte tra galli, combattimenti tra cani, elefanti sfruttati per processioni religiose… La lista di tradizioni che forse dovremmo riconsiderare è lunga. Amo la Spagna e il suo popolo, ma alcune pratiche dovrebbero ormai appartenere al passato.

Le tradizioni ci definiscono, raccontano chi siamo e da dove veniamo. Alcune sono meravigliose, altre discutibili. Forse dovremmo iniziare a chiederci: ha senso portare avanti riti che causano sofferenza, spreco o danno all’ambiente? La cultura è importante, ma lo è anche l’evoluzione.

Chissà quante altre feste incredibili esistono nel mondo, quante altre celebrazioni variopinte, affascinanti, strane. Questo testo può raccontarne solo alcune, ma quello che vorrei lasciare è uno spunto di riflessione: festeggiare è bellissimo, ma non sarebbe ancora più bello se lo facessimo nel rispetto di tutti, uomini, animali e pianeta?

E tu, che ne pensi? S.S.C.

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Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari, nata a Milano nel 1955, si trasferisce a Melzo nel 1990. Membro del “GAM” dal 1997, partecipa a mostre locali esplorando diverse tecniche artistiche: ritratti a matita, dipinti a olio, sculture in argilla e quadri in resina. Ha fondato una galleria d’arte e una scuola di cake design. Il quotidiano Il Giorno ha descritto via Napoli 37 come “la Montmartre di Melzo”. Attualmente, si dedica principalmente alla scrittura.
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