Avevamo prima il Topolino, poi la 600 e infine la 500. Nel 1957, i fondatori dell’Europa diedero vita all’Euratom, l’organismo europeo per l’energia atomica. Nei decenni successivi, crebbero i posti pubblici e il debito aumentò a dismisura (lo diceva Malagodi!). Divennero necessarie le dipendenze industriali e manifatturiere dalla Germania divisa. Poi arrivò Chernobyl, e ci fecero votare un referendum che ci rese operai-schiavi di una Germania senza Muro.
A nulla valse il consiglio di Carlo Rubbia di sviluppare la ricerca sull’utilizzo del torio per l’energia atomica e sulle centrali autofertilizzanti. Poi venne Prodi e l’euro, e finimmo per pagare a nostre spese la riunificazione della Germania.
Infine, non ci permisero di realizzare il gasdotto che avrebbe portato energia direttamente in Italia, mentre venivano costruiti il Nord Stream 1 e 2. Così ci misero la catena al collo. E ora…?
Scateniamoci !
E ora, signor Fracassi, sarebbe l’ora di finirla con queste ricostruzioni vittimistiche, parziali, con aspetti finache ai limiti del paranoico, che mettono il cero lacrimoso persino a personaggi come Malagodi, protagonista del liberalismo più inconcludente, ipocrita e irrilevante del continente, che pretende di far dipendere i nostri problemi dal non aver preso il torio per le corna.
Basterebbe solo pensare che tra Covid e PNR abbiamo preso talmente tanti soldi dall’Europa che se fossimo un Paese con una classe dirigente che i soldi li sa spendere bene saremmo a cavallo. Intanto, dopo i pazzeschi bonus edilizi, abbiamo speso, al solito in buona parte male, solo 66 mld di PNR, siamo indietro con le scadenze e finirà come sempre, un’altra occasione in buona parte perduta!
Restate a sognare e a compiangervi nel vostro orticello dei beati tempi che furono o sarebbero stati, io sono per l’Europa, che è qualcosa di difficile da creare, piena di difetti e che richiederebbe un impegno e una dedizione assoluta per diventare qualcosa di bello, ma è l’unica speranza che vedo in questo mondo di ammiratori di Trump e Putin. A chi vuole l’Italia che si confronta con i colossi americani cinesi e russi ricorrendo alle originalità del Salvini, della Meloni e dei tantissimi sig. Fracassi auguri, quando vi risveglierete sarà sempre tardi e avrete sempre qualcuno che non siete voi a cui dare la colpa.
Viva l'(e) uropa!??, sempre viva un Europa veramente unita e sana e non una mangiatoia per faccendieri o personaggi messi lì da partiti, regioni e altre organizzazioni, dove ancora esistono bellicismi commerciali, e favoritismi fiscali, in conclusione meglio un ghibellinismo imperiale, che un trogolo da stalletto, e ancora gli scandali covid sono segretati…..!!!!
Caro Signor Cesare ( e dico caro perché apprezzo i suoi appassionati pezzi di storia aretina, compresi quelli dell’età della sua infanzia e giovinezza), io ho parlato di un Europa piena di difetti e che richiederebbe un impegno e dedizione assoluta. Il suo ghibellinismo imperiale, che lei sembra preferire, come mangiatoia, favoritismi fiscali, trogoli e scandali, ha pochi eguali In Europa. Le dico la verità, il vittimismo verso la Germania, le sue valutazioni energetiche e anche altre, mi sembrano un concentrato demagogico di certa informazione che ha dilagato in Italia vestendosi come libera ma che in realtà tutela certi interessi come fosse un esercito in guerra. Per non parlare di tutti gli scoppiati nei social. Paradossalmente oggi l’unica cosa che si apprezza della Germania in larghe fasce dell’opinione pubblica italiana sono le tendenze alla rinazificazione.
La Germania coi problemi energetici non è messa meglio di noi e i nostri problemi più veri non dipendono da loro. La Germania, che era la vera “potenza” europea, ha fatto i suoi interessi, come la Francia, l’Italia e chiunque, più o meno bene, si tratta appunto di fare qualcosa di diverso. Trump ci ha “rimasti soli”, son dazi nostri e auguri se per caso Putin continua fare il dittatore col delirio d’onnipotenza, magari con l’ammirazione di tanti di noi che schifano l’Europa per tali bei modelli. Poi ci sono i cinesi che ormai sembrano destinati a fare il culo a tutti, se non altro nell’economia e nel progresso tecnologico. In questo contesto c’è chi pensa che la soluzione sia muoversi secondo furberie nazionalistiche. Io per esempio se ascolto quel che dice Salvini mi metterei a piangere, non mi capacito di come si possa essere in mano a un coglione del genere. E l’Europa in fondo è meno guelfa di noi. Saluti
Le sue parole sono fuori tema e ci accomuna un idea di una nuova Europa senza favoritismi nazionali, e paraventi fiscali, quindi non prosegua ad esaltare un covo di scandali e concussioni, in conclusione w un Europa con la E maiuscola, non il trogolo, con le 12 spine diverse!!