Le avvocate Filomena Gallo e Francesca Re dell’Associazione Luca Coscioni intervengono sul caso della coppia di Arezzo attualmente bloccata in California dopo la nascita del figlio attraverso la maternità surrogata. I due uomini temono che il rientro in Italia possa esporli al rischio di arresto, processo e sanzioni economiche, in seguito all’introduzione della legge che rende il reato di surrogazione di maternità perseguibile anche se commesso all’estero.
E’ quanto riporta (Adnkronos)
Le avvocate, pur non rappresentando legalmente la coppia, chiariscono che una condanna è improbabile. La cosiddetta legge ‘Varchi’, entrata in vigore il 3 dicembre scorso, si applica solo ai fatti avvenuti successivamente a quella data, in conformità con il principio costituzionale di irretroattività delle norme penali.
“L’inizio della gravidanza segna il momento consumativo del reato”, spiegano Gallo e Re, “e considerando che i percorsi di fecondazione assistita con maternità surrogata iniziano mesi prima del parto, le gravidanze avviate prima del 3 dicembre non rientrano nella nuova normativa”.
Le avvocate sottolineano che, nonostante possano essere aperti procedimenti penali, come avveniva già in passato, una condanna resta improbabile con una difesa adeguata. “Le persone che hanno intrapreso questo percorso prima della legge non possono essere costrette ad abbandonare il bambino per paura delle conseguenze legali”, concludono.