Nota del Vicesindaco Lucia Tanti e dell’Assessore Francesca Lucherini
Il vicesindaco Lucia Tanti e l’assessore Francesca Lucherini rispondono alla nota dei consiglieri comunali del Pd Alessandro Caneschi e Giovanni Donati, che criticano la messa all’asta degli immobili ex sede del mattatoio in via della Faggiuola, definendola “l’ennesimo errore dell’amministrazione Ghinelli”.
“Non possiamo che esprimere sorpresa per l’attacco, che ci appare sproporzionato rispetto alla questione in sé”, dichiarano Tanti e Lucherini. “Ciò che ci sorprende ulteriormente è la dinamica che ha preceduto il comunicato, in cui uno dei firmatari ci aveva fatto presente, in maniera del tutto informale, che quei due locali potessero forse interessare anche alla ASL. Abbiamo valutato positivamente l’idea, a condizione che fosse formalizzata e non da un dipendente, ma da chi ha ruoli dirigenziali. In ogni caso, non abbiamo avuto alcuna obiezione a esplorare un eventuale interesse dell’ASL, pur mantenendo l’avviso pubblico che era stato già avviato correttamente.”
L’attacco dei consiglieri Pd, secondo Tanti e Lucherini, appare quindi come una reazione alla decisione di mantenere la procedura pubblica, “rivelando forse un conflitto di interesse, dato che uno dei firmatari è anche dipendente della ASL”, affermano.
I consiglieri Pd, infatti, avevano criticato la vendita, proponendo che l’area fosse destinata ad usi pubblici, come sede di associazioni di volontariato o per la realizzazione di servizi sociosanitari. Tanti e Lucherini ribattono: “Non si è mai ricevuta una richiesta formale da nessun ente pubblico riguardo quegli immobili. Se l’ASL fosse interessata, sarebbe un’ottima opportunità, ma tutto deve seguire la corretta procedura”.
Riguardo alle proposte avanzate dai consiglieri Pd, come l’utilizzo per i servizi pubblici o per la sede di Atam, Tanti e Lucherini ricordano che “la procedura è aperta, e i cittadini e le istituzioni hanno la possibilità di partecipare. Ma è fondamentale che tutto avvenga in trasparenza e che si eviti di sovrapporre il ruolo di consigliere comunale a quello di dipendente, per evitare situazioni imbarazzanti per l’ente e per l’amministrazione.”
“Quando si ricopre il ruolo di consigliere comunale, questo deve prevalere su qualsiasi altro ruolo professionale”, concludono Tanti e Lucherini. “Le istituzioni devono dialogare in modo istituzionale, evitando ambiguità che possano mettere in difficoltà tanto il Comune quanto gli altri enti.”