Due facce nella stessa partita: primo tempo da incubo, ripresa da urlo. Gli amaranto ribaltano la Lucchese e blindano il quinto posto
L’Arezzo gioca due partite nella stessa gara. La squadra di Bucchi oggi è stata una vera incarnazione del celebre Dottor Jekyll e Mister Hyde: irriconoscibile nel primo tempo, spumeggiante nella ripresa.
Nel primo tempo, infatti, gli amaranto partono lenti, impacciati, con una linea difensiva spesso in affanno e un attacco che raramente trova lo specchio della porta. Bucchi schiera la miglior formazione possibile, con il rientro di Pattarello dopo la squalifica, ma l’Arezzo non riesce a esprimere quel gioco veloce e produttivo che porta la sua firma. Ogni sortita offensiva della Lucchese crea apprensione tra i difensori aretini, anche se non si registrano vere occasioni da gol.
La prima vera palla gol capita sui piedi di Mawuli, che da ottima posizione calcia clamorosamente a lato. Il vantaggio ospite arriva al 27’: cross dalla sinistra, Magnaghi anticipa Gilli con un tocco d’esterno spalle alla porta, colpisce il palo interno e insacca.
L’Arezzo trova il pareggio al 39’: ancora dalla sinistra parte il cross di Dezi, che sembra destinato al fondo ma Pattarello riesce a tenerla viva con un colpo d’esterno sinistro, servendo Mawuli che da due passi firma l’1-1. Si va al riposo in parità, ma con una sensazione di occasioni mancate. Anche perché, complice la contemporanea vittoria della Vis Pesaro, gli amaranto scivolano temporaneamente al sesto posto.
Ma nella ripresa cambia tutto.
Complice il calo degli ospiti e soprattutto una netta crescita dell’Arezzo, si rivede la squadra che i tifosi conoscono: scambi rapidi, lanci precisi, pressione alta e occasioni in serie. Il cambio di passo è talmente evidente che ci si chiede se in campo siano rientrati undici giocatori diversi.
Al 64’ (19’ della ripresa), Pattarello si accentra dalla sinistra e scarica un sinistro potente: il suo marchio di fabbrica, il suo 16° gol in campionato. Passano appena cinque minuti e arriva la doppietta personale: questa volta è Tavernelli a disegnare calcio con una giocata da categoria superiore, servendo un pallone perfetto che Pattarello trasforma in oro.
Al 75’, è proprio Tavernelli a chiudere la sua partita perfetta con un capolavoro: destro all’incrocio dei pali per il 4-1 finale. Gli amaranto gestiscono il vantaggio senza affanni fino al triplice fischio.
Intanto arriva anche la notizia del pareggio esterno della Vis Pesaro, che resta a -4: ciò significa che l’Arezzo è matematicamente almeno quinto in classifica, con la certezza di giocare in casa la prima gara playoff il 4 maggio, contro Pontedera o Gubbio.
C’è ancora un lumicino di speranza per il quarto posto, ma servirà una vittoria in casa della Pianese e una contemporanea sconfitta interna del Pescara contro un Campobasso ormai fuori dai giochi.
Ma intanto, l’Arezzo è tornato. E lo ha fatto con un secondo tempo da squadra vera, guidata da un Pattarello versione deluxe e un Tavernelli ispiratissimo. Due uomini decisivi per riscrivere una partita che, dopo 45 minuti, sembrava un incubo.